Nonostante siano passati due anni dalla Risoluzione 2286 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per aumentare la tutela degli operatori e delle strutture sanitarie nelle zone di conflitto, l’ICRC (Comitato Internazionale di Croce Rossa, l’Istituzione indipendente e neutrale che protegge e assiste le vittime della guerra e della violenza armata) denuncia che non è trascorsa una settimana senza che sia stato registrato un episodio di violenza e attacchi indiscriminati contro chi si adopera per portare cure mediche e salvare vite.

In questo biennio, infatti, sono stati registrati oltre 1200 incidenti in 16 Paesi in conflitto o colpiti da altre emergenze. Sono cifre scioccanti, ma dietro ai numeri c’è anche una tragedia umana ancora più cupa: oltre alle vittime immediate, gli attacchi al personale e alle strutture sanitarie continuano a uccidere migliaia di persone privandole dell’accesso a un servizio vitale.

Proprio questa settimana, per fare un esempio, uomini armati hanno fatto irruzione in un ospedale della Repubblica Centrafricana dove opera un gruppo chirurgico del Comitato Internazionale di Croce Rossa. Ancora, in Afghanistan, gli attacchi contro gli operatori e le strutture sanitarie hanno tagliato fuori migliaia, se non milioni, di persone dalle cure mediche. Più della metà degli ospedali pubblici e dei centri sanitari della Siria sono chiusi o funzionano solo parzialmente. Alcuni di essi sono stati colpiti da più attacchi aerei. In Iraq, la distruzione delle infrastrutture sanitarie è stata massiccia. Nello Yemen solo il 45% di ospedali o centri di cura erano ancora operativi alla fine del 2017 e la maggior parte di essi non aveva sufficienti forniture mediche.

“La campagna ICRCHealthcare in Danger” ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema drammatico. Perché perfino le guerre hanno regole – sottolinea il Vicepresidente di Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro – e i feriti e gli ammalati devono essere protetti in ogni circostanza. La violenza che li priva dell’accesso all’assistenza sanitaria è una gravissima violazione del Diritto Internazionale Umanitario. Questa strage deve essere fermata. La Croce Rossa Italiana, a breve, si farà promotrice di una serie di importanti azioni di advocacy, anche sul territorio”.

Di seguito il video sottotitolato in italiano 

https://www.youtube.com/watch?v=Gc4gwYMuAu8
https://www.icrc.org/eng/assets/files/publications/icrc-002-4072.pdf