“Affrontare l’esclusione attraverso il primo soccorso”. Questo il tema della “Giornata Mondiale del Primo Soccorso”, istituita nel 2010 dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), e che quest’anno vuole ribadire l’importanza della formazione, anche e soprattutto per le persone in stato di vulnerabilità. Proseguire sulla strada dell’educazione e della sensibilizzazione è per la Federazione, così come per la Croce Rossa Italiana, un impegno concreto e costante che si rinnova ogni anno da oltre 150 anni. Solo nel 2017, infatti, oltre 16 milioni di persone in tutto il mondo sono state formate da oltre 100 Società Nazionali.
“Ogni vita è importante: il primo soccorso è un atto di umanità e, come tale, inclusivo e universale. Per questo vogliamo ribadire l’importanza – sottolinea Francesco Rocca, Presidente CRI-IFRC – dell’accessibilità alla formazione, soprattutto per quelle fasce di popolazione che troppo spesso vengono dimenticate, come le persone disabili, i rifugiati o i migranti. La Giornata Mondiale del Primo Soccorso, quest’anno, è dedicata proprio a questo. Perché conoscere le manovre salvavita, soprattutto per le categorie più vulnerabili, fa davvero la differenza tra la vita e la morte. Sono lieto che la Giornata cada in concomitanza della ‘XXVI Gara del Primo Soccorso’, una competizione nazionale della CRI che vede la partecipazione di centinaia di volontari divisi in squadre regionali, che si misureranno in diversi contesti quali simulazioni di incidenti stradali, domestici, sportivi e lavorativi e dovranno coordinare il loro intervento al fine di garantire un primo soccorso rapido e efficace. Un’occasione di Unità, uno dei nostri principi fondanti”.