Il racconto del Presidente Rocca e del Vicepresidente Valastro sui lavori al Palazzo di Vetro

“Apparteniamo tutti alla Terra: san Francesco la chiamava sorella e madre. L’umanità si sta risvegliando, ma la strada è ancora in salita. Buon segno è stata l’attenzione posta al tema dei cambiamenti climatici nei lavori appena conclusi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in parallelo alla mobilitazione mondiale di scioperi per il clima. Qualcosa si sta muovendo a livello di coscienza collettiva mondiale.

Il nuovo report IFRC

Sono fiero di aver presentato, in quel contesto, il nuovo rapporto della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sul costo umanitario dei cambiamenti climatici secondo il quale, se non facciamo niente, entro il 2050 oltre 200 milioni di persone ogni anno potrebbero aver bisogno di aiuti umanitari internazionali a causa di catastrofi. Tuttavia, già oggi, due milioni di persone a settimana ne hanno bisogno.

Le Bahamas

Ho voluto volare da New York alle Bahamas, per discutere con il Primo Ministro e con il Governatore sulla situazione causata dall’uragano Dorian e, soprattutto, sul tipo di supporto necessario. Adattamento, mitigazione, resilienza sono le nostre parole chiave per rendere le Bahamas più forti e un esempio per il futuro. In quel contesto ho visto quanto il cambiamento climatico sia reale e significhi sofferenza e morte. Sono rimasto letteralmente scioccato dall’enorme devastazione dell’isola di Abaco. Ci tenevo molto a essere sul campo per portare, al Climate Summit di New York, le voci delle persone colpite dalla catastrofe e che oggi hanno perso tutto.

Il Climate Summit

Mitigazione, adattamento e resilienza sono le nostre parole chiave, ribadite al Climate Summit. Ma le parole non bastano. Ecco perché ho voluto presentare un progetto quale il REAP (Risk Informed Early Action Partnership): un’azione concreta per ridurre i crescenti rischi climatici, un’iniziativa che guiderà un cambiamento radicale nel modo in cui pianifichiamo e prevediamo le catastrofi. I rischi climatici non devono trasformarsi in disastri e questo è possibile se agiamo in tempo utile e se diamo la priorità alle persone più vulnerabili attraverso le nostre decisioni politiche e le leggi.

La tubercolosi

Ho partecipato anche a un high level meeting sulla tubercolosi: l’IFRC, insieme alle nostre società nazionali, è impegnata a lavorare per porre fine alla tubercolosi, intraprendendo azioni concrete basate sui principi di salute pubblica, sviluppo e diritti.

L’accesso alla salute per i migranti

L’accesso alla salute, indipendentemente dallo status legale, è cruciale per i migranti ed è un punto chiave per l’IFRC. I nostri punti di servizio umanitario forniscono accesso ai servizi essenziali e siamo pronti a implementarli lavorando con governi e partner. Questo quanto discusso in un meeting sul tema.

La campagna CRI per l’eliminazione totale delle armi nucleari

Il giorno 26 settembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari, da New York ho assistito con soddisfazione al lancio di una campagna fortemente voluta dalla Croce Rossa Italiana: “Nuclear Experience”, in collaborazione con ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nel mondo ci sono ancora più di 13.800 testate nucleari. Il 7 luglio 2017 è stato approvato il Trattato per la loro proibizione: un testo che ne rende illegale l’uso, la minaccia, il possesso e lo stazionamento. Da parte mia ho ribadito questo appello all’ONU. Con l’avvio di Nuclear Experience, la Croce Rossa Italiana ha deciso di assumere un impegno diretto affinché l’Italia colga questa opportunità storica per cancellare la grande minaccia del passato e ridisegnare il futuro dell’Umanità.

L’incontro con l’icona della lotta al cambiamento climatico

Questa settimana, così impegnativa, è stata ripagata dall’entusiasmo dei giovani. Energia che ho potuto toccare con mano in occasione dell’incontro con l’icona della lotta al cambiamento climatico, Greta Thunberg. E’ stato un onore poter parlare con questa incredibile ragazza dell’importante ruolo dei nostri giovani volontari nell’affrontare le conseguenze umanitarie del cambiamento climatico. Perché queste battaglie sono tutte per loro, il futuro dell’umanità.

Lo ha scritto il Presidente CRI-IFRC Francesco Rocca, sul sito ufficiale www.francescorocca.eu
 

Rosario Valastro all’high level meeting sul nucleare

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari, il Vicepresidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha partecipato a un High Level Meeting sul tema, al Palazzo di Vetro dell’ONU:
“ ‘La migliore arma è sedersi e parlare’. Con queste parole di Nelson Mandela è iniziato il mio 26 settembre, Giornata internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari. I costi umanitari di un attacco nucleare – ha sottolineato il Vicepresidente CRI – sarebbero incalcolabili. Le popolazioni non potrebbero essere neppure aiutate. Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è impegnato affinché il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) venga adottato dal maggior numero di Paesi. La buona notizia è che cinque nuove nazioni hanno depositato, in una solenne cerimonia tenutasi all’ONU, gli strumenti di ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari: Bangladesh, ‪Kiribati, Laos, Maldive e ‪Trinidad e Tobago”.

I Giovani CRI presenti all’ONU

“E’ stato un grande piacere ed un grande onore – ha sottolineato, poi, Rosario Valastro – avere incontrato la nostra Elena Nalato che, assieme ad altri tre Giovani Volontari, provenienti da Costa Rica, Micronesia e Tuvalu, ha preso parte al Youth Climate Summit, in rappresentanza dei Giovani delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Ognuno ha portato la sua esperienza, quella diretta, di chi vede i risultati devastanti dei cambiamenti climatici sui propri luoghi e, parimenti, di chi agisce per prevenire ed alleviare sofferenze. La presenza di Elena, di una nostra Giovane Volontaria, è per tutta la Croce Rossa Italiana motivo di grande orgoglio!”.

La diffusione delle Convenzioni di Ginevra

 “La diffusione ed il rispetto delle Convenzioni di Ginevra – ha concluso il Vicepresidente CRI – non sono un optional, ma un preciso dovere. Se ne è parlato alle Nazioni Unite, da cui si riparte con una nuova consapevolezza ed un nuovo impegno per tutta la Croce Rossa Italiana”.